Contro-rivoluzione by Zielonka Jan

Contro-rivoluzione by Zielonka Jan

autore:Zielonka, Jan
La lingua: eng
Format: epub


La domanda da un miliardo di bitcoin

Forse non possiamo fare a meno di concludere che le politiche neoliberiste hanno danneggiato il capitalismo in maniera irreparabile. Un ritorno all’economia sociale di mercato sembra oggi irrealistico. I governi sono ben lieti di dedicare un po’ d’attenzione ad alcuni bisogni immediati dei poveri, ma non vogliono e non sono in grado di cambiare a fondo le loro politiche generali e fare un salto nel buio. Le riforme orgogliose e di grande respiro sono controverse e quelle timide sono inutili. Le rinunce sono distribuite in modo diseguale all’interno dei paesi e fra un paese e l’altro, e anche quelli che si ritrovano sul versante perdente non vedono alternative praticabili. Per la maggior parte degli occupati, un basso salario è meglio che nessun salario, i contratti a zero ore sono preferibili a nessun contratto, e il lavoro insicuro meglio che nessun lavoro. Gli Stati con una disoccupazione che va oltre il 25 per cento hanno differenti priorità rispetto agli Stati con una disoccupazione che viaggia al di sotto del 5 per cento. Gli interessi degli utilizzatori e dei fornitori dei servizi finanziari non sono necessariamente compatibili, come spesso si afferma. Non parlo nemmeno delle divergenti prospettive di coloro che sono in cima e coloro che sono nella parte più bassa della scala sociale. Come far funzionare il capitalismo per i cittadini europei comuni è una domanda da un miliardo di bitcoin. Il punto non è solo inventare un nuovo sistema, ma anche ottenerlo attraverso le strutture di potere e la moneta esistenti.

Quando divenne evidente che il comunismo era irreparabilmente ammaccato, i polacchi scettici erano soliti rispondere ai tentativi di Gorbačëv di riformarlo dicendo: «puoi fare una zuppa di pesce fuori dall’acquario, non puoi farla restandoci dentro». All’epoca, significava il rifiuto totale del comunismo. Io temo che i liberali non siano affatto preparati a un rifiuto totale dell’economia neoliberista. Sono pronti a un rifiuto totale del capitalismo? Se no, qual è il loro piano B? Può il capitalismo essere reinventato in maniera radicale? E il post-capitalismo è uno slogan o un’opzione praticabile?29 Non ho risposta a queste domande, e temo che i politici contro-rivoluzionari non se le pongano nemmeno.

Le alternative con possibilità di successo al neoliberismo dovrebbero essere comprensive di tutto e non occuparsi soltanto di un aspetto della politica economica come la fiscalità o la regolamentazione bancaria. Dovrebbero mirare a un nuovo compromesso fra vincenti e perdenti nella competizione del mercato transnazionale, poiché il sistema in cui il vincente prende tutto non è compatibile con la dignità umana e la democrazia. Dovrebbero restaurare un nuovo equilibrio fra i settori pubblico e privato. La sfera pubblica non va identificata necessariamente solo con lo Stato: alcune regioni, città e organismi europei si sono già dimostrati capaci amministratori di tematiche pubbliche. È ormai comunque evidente che una sana educazione, la salute, il welfare sociale, la cultura, la difesa e la vita politica non possono essere forniti unicamente da un settore privato che segua princìpi di libero mercato. In



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